Le sfide sostenibili del settore moda
La sedicesima edizione del Global Fashion Summit 2025 si è tenuta a Copenaghen (presso la Copenhagen Concert Hall) dal 3 al 5 giugno 2025 e ha richiamato oltre mille leader del settore tra marchi, rivenditori, Ong, politici, produttori, innovatori e industrie collegate.
Al convegno hanno partecipato circa 100 relatori provenienti da 26 Paesi, intervenuti in un programma di 32 sessioni e 18 tavole rotonde. L’obiettivo del summit è quello di promuovere un’azione collettiva sulle sfide e le opportunità della moda in termini di sostenibilità.
“L’unica certezza in questo mondo incerto è il cambiamento climatico – dichiara Federica Marchionni, ceo di Global Fashion Agenda, aprendo l’evento – La leadership è necessaria soprattutto nei momenti di difficoltà. È arrivato il momento di farsi avanti, affermare la propria visione e guidare coraggiosamente l’azione sulla sostenibilità. È il momento di sostenere una leadership che sia pronta a cambiare il suo modo di operare verso una transizione guidata dalla collaborazione e dal coraggio».
Tra gli interventi anche quelli di rappresentanti di Kering, Re&Up, eBay, Veja, Ganni, The Lycra Company, Bangladesh Centre for Worker Solidarity, H&M Group, Expect AI, Visa Europe, Zalando, United Repair Centre, Target, Arvind e Artistic Milliners.
Re&Up, start-up di Sanko Holding, ha spiegato com’è diventato il primo produttore di fibre realizzate riciclando cotone e poliestere su scala globale a come ha ottenuto la certificazione Cradle to Cradle, come sottolineato da Andreas Dorner, direttore generale di Re&Up, e dal responsabile della sostenibilità del gruppo, Ebru Özkuçuk Guler.
L’amministratore delegato di The Lycra Company, Gary Smith, ha raccontato come, in collaborazione con Qore, porterà presto sul mercato la prima produzione di fibra elastica bio-derivata prodotta con Qira. Utilizzando come materia prima il mais da tavola, The Lycra Company sostituirà una risorsa limitata tradizionalmente utilizzata per produrre la fibra di Lycra.
Zalando ha presentato “It takes many”, il secondo rapporto sui comportamenti di sostenibilità dei consumatori, che esplora il divario tra le intenzioni e le azioni dei consumatori nel campo della moda. Basato su sondaggi e interviste ad esperti, il rapporto evidenzia le principali barriere e invita a scelte collettive e di sistema.
L’azienda di bio-design Modern Meadow ha lanciato Innovera, un materiale ad alte prestazioni e privo di sostante d’origine animale, realizzato con proteine vegetali, biopolimeri e gomma riciclata. Con un contenuto di carbonio rinnovabile superiore all’80%, imita l’aspetto e la sensazione della pelle, riducendo al contempo l’impatto ambientale.
Ebay ha mostrato la sua suite di soluzioni per consentire ai marchi di moda di promuovere la rivendita: dal brand outlet per le scorte in eccesso, agli articoli di seconda scelta ma mai indossati, fino alle soluzioni di ritiro dei capi pre-loved.
La Ellen MacArthur Foundation ha pubblicato uno studio che fornisce suggerimenti e strument, per integrare i modelli di business circolari nella strategia delle aziende e sbloccare fondi a supporto della transizione ecologica.
Tra gli appuntamenti ha spiccato la tavola rotonda “Reimagining Product Realities”, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Nike e il marchio norvegese di abbigliamento outdoor Norrona. Alcune aziende hanno raccontato come hanno dato nuova vita a prodotti di seconda scelta o di collezioni passate, sviluppando nuovi materiali e dal design innovativo.