L’Europa e l’Italia puntano sul Bio-GNL
In Europa, ci sono diversi Paesi attivi nel mercato della produzione di Bio-GNL, con un continuo aumento del numero di impianti e della loro capacità produttiva.
A fine 2024, in Europa si contavano, infatti, 105 impianti di produzione di Bio-GNL attivi, una crescita impressionante se si considera che erano 59 a fine 2023; si prevede che questo numero continuerà a crescere, con oltre 134 impianti di Bio-GNL che dovrebbero essere pronti entro il 2027.
La situazione in Italia
Le proiezioni indicano che l’Italia diventerà uno dei principali Paesi produttori.
Oggi, nel nostro Paese sono in funzione 8 impianti di Bio-GNL e circa 30 sono in diverse fasi di sviluppo; tutti questi impianti dovrebbero diventare operativi entro la fine del 2025.
La quasi totalità della produzione italiana di Bio-GNL ha un collegamento fisico con un’unità di upgrading del biogas.
Attenzione, però, a non confondere Bio-GNL fisico e Bio-GNL virtuale.
Bio-GNL fisico VS Bio-GNL virtuale
Il Bio-GNL fisico garantisce la decarbonizzazione diretta del settore dei trasporti, mentre i certificati di biometano virtuale contribuiscono solo alla compensazione delle emissioni a livello di rete.
Promuovere le richieste di Bio-GNL virtuale nel settore dei trasporti indebolisce il mercato, peraltro, riduce gli incentivi agli investimenti e ritarda la transizione verso combustibili effettivamente privi di combustibili fossili.
Per tutti questi motivi, i quadri normativi e di mercato dovrebbero dare priorità al Bio-GNL fisico.


Allineamento delle politiche e rischio di conformità
Nel merito, possiamo notare che:
RED III, FuelEU Maritime e altri quadri normativi dell’UE enfatizzano sempre di più la tracciabilità fisica e l’allineamento degli usi finali
è probabile che futuri sussidi, obblighi e incentivi fiscali escludano i modelli esclusivamente virtuali
le aziende che si affidano ai certificati rischiano di non essere conformi e di essere accusate di greenwashing
Sviluppo locale ed economico e considerazioni tecniche
Mentre la produzione fisica di Bio-GNL supporta le economie rurali, crea posti di lavoro verdi e utilizza i flussi di rifiuti locali, i certificati di biometano virtuale spesso non offrono alcun beneficio regionale e dipendono dalla produzione importata o da fonti remote.
Sul piano tecnico, il Bio-GNL fisico garantisce la qualità del carburante per i motori a GNL, mentre l’iniezione in rete comporta perdite di energia e inefficienze di bilanciamento. Inoltre, il matching virtuale presuppone una perfetta fungibilità, il che non è realistico nelle applicazioni di trasporto.

ESG e impatto aziendale e reale
Il Bio-GNL fisico consente la riduzione dell’impronta di CO2 verificabile, si allinea agli obiettivi scientifici e a una rendicontazione ESG credibile e rafforza la fiducia degli investitori e le credenziali di sostenibilità.
Di fatto, il Bio-GNL fisico ha un impatto reale, mentre il Bio-GNL virtuale è solo una compensazione contabile.
I quadri normativi e di mercato dovrebbero dare priorità al Bio-GNL fisico:
Dare priorità al Bio-GNL fisico in termini di politiche, appalti e sussidi
Limitare le richieste di rimborso virtuali nel trasporto per evitare distorsioni del mercato
Supportare produttori e utilizzatori di gas rinnovabile reale per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE
HYSYTECH e Bio-GNL fisico
Tutto questo ci dice, senza ombra di dubbio, che è il momento di puntare sull’upgrading del biogas e sul Bio-GNL fisico.
HYSYTECH è oggi un sicuro partner industriale: può vantare la realizzazione di numerosi impianti di biometano, Bio-GNL e Bio-GNC, commissionati da importanti clienti a livello nazionale e internazionale, e ha in cantiere nuove realizzazioni nel prossimo futuro.
Inoltre, dal 2022 HYSYTECH è entrata a far parte del gruppo Nippon Gases, divenendo un player di primo piano e consolidando ulteriormente il suo posizionamento in questo mercato emergente a livello europeo e internazionale.
