Trasformare i rifiuti in carburanti rinnovabili
Neste e Chevron Lummus Global (CLG), fornitore di tecnologie per la produzione di carburanti rinnovabili e convenzionali, stanno collaborando per promuovere l’innovazione nel settore dei carburanti rinnovabili. Le aziende hanno unito le forze per sviluppare una nuova tecnologia che consente di convertire la biomassa lignocellulosica in carburanti rinnovabili di alta qualità e a basse emissioni, come il carburante per l’aviazione sostenibile (SAF) e il diesel rinnovabile.
Il progetto ha raggiunto il primo importante traguardo e i risultati indicano che la nuova tecnologia potrebbe offrire un significativo miglioramento delle prestazioni rispetto alle tecnologie esistenti per le materie prime lignocellulosiche. Neste e CLG stanno attualmente convalidando la tecnologia e puntano a raggiungere la scala commerciale.
Vaste quantità di rifiuti e residui lignocellulosici provenienti dall’industria forestale e dalla produzione agricola rimangono sottoutilizzate e potrebbero essere sfruttate come preziose materie prime rinnovabili. Questi rifiuti e residui sono generati, ad esempio, nelle operazioni di raccolta e di lavorazione dell’industria forestale, oppure sono materiali legnosi a fine vita.
“I rifiuti e i residui lignocellulosici possono dare un importante contributo come nuova materia prima scalabile per i carburanti rinnovabili – dichiara Lars Peter Lindfors, Senior Vice President Technology and Innovation di Neste – Lo sviluppo della tecnologia con CLG è progredito bene e i risultati iniziali ci incoraggiano molto. Sfruttare il potenziale di queste promettenti materie prime ci consentirebbe di soddisfare la crescente domanda di carburanti rinnovabili nel lungo periodo e di contribuire agli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra”.
La partnership strategica combina l’esperienza pionieristica di Neste nel settore dei combustibili rinnovabili con l’esperienza di CLG nello sviluppo e nella concessione di licenze per tecnologie di raffinazione leader di mercato.
“Il successo del proof of concept segna un’importante pietra miliare nella collaborazione, facendo avanzare gli sforzi verso la produzione su scala commerciale di carburanti rinnovabili da materie prime lignocellulosiche abbondantemente disponibili ma tecnicamente difficili – afferma Rajesh Samarth, amministratore delegato di CLG – Siamo certi che questa partnership aprirà una nuova strada per la produzione di carburanti rinnovabili, sfruttando la nostra piattaforma tecnologica di idroprocesso versatile e scalabile”.