In arrivo la 5a edizione dell’iniziativa “Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente”, promossa dalla Fondazione Umberto Veronesi, allo scopo di raccogliere fondi per finanziare la ricerca e la cura in ambito pediatrico.
L’appuntamento è fissato per sabato 23 e domenica 24 aprile nelle principali piazze italiane.
Il ricavato della raccolta fondi consentirà di finanziare un innovativo protocollo di cura per i bambini affetti da neuroblastoma, un tumore del sistema nervoso periferico che rappresenta, in età pediatrica, la terza neoplasia per frequenza dopo le leucemie e i tumori cerebrali. Il protocollo mira a valutare l’efficacia di due diversi regimi di chemioterapia e della radioterapia in base al sottotipo e alle caratteristiche molecolari dei singoli neuroblastomi ad alto rischio, per poter personalizzare la terapia e ottenere un miglioramento nelle possibilità di cura.
Nel weekend di fine aprile saranno i volontari di Fondazione Veronesi che, dislocati in più di 400 punti di distribuzione fra piazze, attività commerciali, scuole e aziende, distribuiranno una confezione con tre barattoli di pomodoro (pelato, polpa e pomodorini), a fronte di una donazione minima di 10 euro.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione di Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali) e Ricrea (Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio), che metteranno rispettivamente a disposizione la materia prima (il pomodoro) e l’imballaggio riciclabile (in acciaio).
L’edizione 2022, inoltre, mira anche a coinvolgere le scuole italiane di I e II grado: queste, infatti, hanno tempo fino al 4 maggio 2022 per partecipare al contest “A Scuola con il Pomodoro per la Ricerca”, realizzando campagne di raccolta fondi per vincere voucher per l’acquisto di materiale scolastico, insieme a opuscoli informativi messi a disposizione su tematiche inerenti alla salvaguardia del pianeta e il riciclo.
Tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito web della Fondazione Umberto Veronesi.
