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Eni a Marghera per la transizione energetica

Eni Marghera

Un piano di investimenti che cresce, l’avvio del primo impianto per il riciclo meccanico delle plastiche fissato ad agosto 2024 e un punto di domanda sulla realizzazione, attraverso Versalis, di un impianto per la produzione di alcool isopropilico da 30.000 tonnellate l’anno: è l’adeguamento del piano di trasformazione di Porto Marghera di Eni e delle società controllate (Versalis, Eni Rewind e Enilive) per la transizione energetica. Un piano in cui continua a giocare un ruolo fondamentale anche la bio-raffineria, modello che Eni sta esportando a livello globale.
Negli ultimi mesi dello scorso anno, la società ha concluso le attività preliminari di cantiere per il primo impianto dedicato al riciclo meccanico avanzato delle plastiche post-consumo e ha avviato i lavori di costruzione dell’impianto.
L’obiettivo è quello di avviare la prima parte dell’impianto entro agosto; una volta in funzione, l’impianto sarà in grado di produrre polimeri da materia prima riciclata, ottenendo polistirene espanso e compatto con un contenuto riciclato fino al 100%. Tutti i prodotti saranno poi destinati a settori come packaging ed edilizia.
Il piano prevede anche un’ulteriore fase di sviluppo a seguito dell’acquisizione della licenza per la realizzazione di un impianto per il riciclo meccanico avanzato di rifiuti plastici selezionati ottenuti dalla raccolta differenziata, in particolare polistirene e polietilene alta densità, con una capacità di trasformazione di circa 50.000 tonnellate l’anno. Attualmente il progetto è in fase di studio di fattibilità.