Biometano innovativo per REPowerEU

REPowerEU punta a ridurre rapidamente la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi accelerando la transizione verso l’energia pulita. Presenta un piano d’azione per il biometano con l’obiettivo di incrementare la produzione di biometano nell’UE fino a 35 miliardi di metri cubi all’anno, per sostituire il 20 % delle importazioni di gas naturale russo. Si tratta di una delle numerose politiche volte complessivamente a sostenere lo sviluppo del biometano.
L’UE sostiene la ricerca e l’innovazione nel settore del biometano nell’ambito dei programmi Orizzonte 2020 e Orizzonte Europa per lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie innovative per il biometano e per le misure di diffusione sul mercato. Il biometano è anche un aspetto essenziale dell’Azione 8 del Piano SET: bioenergia e carburanti rinnovabili per la sostenibilità dei trasporti.
Questo impatto può essere ulteriormente accelerato attraverso la nuova agenda europea per l’innovazione e il nuovo SER per la ricerca e l’innovazionedell’UE volti a formare le competenze necessarie in materia di ricerca e innovazione.
Il Green Deal europeo farà evolvere l’economia dell’UE verso un futuro sostenibile e la neutralità climatica entro il 2050, attraverso il pacchetto legislativo «Fit for 55» che comprende azioni per le energie rinnovabili con obiettivi specifici riguardanti biocarburanti e biogas avanzati, fissati nella revisione della direttiva sulle energie rinnovabili II.
Il piano industriale del Green Deal per l’era a zero emissioni nette attraverso la normativa sull’industria a zero emissioni nette fornirà un ambiente più favorevole all’ampliamento della capacità produttiva dell’UE per le tecnologie a zero emissioni, tra cui figura quella per il biometano.
“Il biometano è essenziale affinché l’UE raggiunga la propria autonomia energetica e la neutralità climatica in modo rapido ed economicamente conveniente – dichiara Marc Lemaître, Direttore generale, direzione generale della Ricerca e dell’innovazione – La ricerca e l’innovazione sono fondamentali per far progredire soluzioni nuove e competitive per il biometano, in modo da aumentarne la quota nel mix energetico dell’UE entro il 2030 e il 2050 e contribuire al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi europei per una transizione energetica ecologica e sicura”.
Il biometano è un gas rinnovabile che può sostituire il gas naturale di origine fossile in tutte le applicazioni odierne, utilizzando l’infrastruttura del gas già esistente. Può essere impiegato nelle centrali elettriche per generare elettricità, negli impianti industriali per soddisfare il fabbisogno di elettricità e calore, negli edifici per il riscaldamento, nel settore dei trasporti come carburante, nei processi chimici come materia prima e nello stoccaggio dell’energia come vettore energetico per l’idrogeno. Può quindi sostituire e ridurre le importazioni di gas naturale, accelerando nel contempo la transizione all’energia verde e contribuendo agli obiettivi climatici ed energetici del Green Deal europeo per il 2030 e oltre.
Per questo motivo, REPowerEU considera il biometano come una priorità per la diversificazione delle forniture di gas dell’UE e punta a raddoppiarne i livelli di produzione previsti entro il 2030, rafforzando così la sicurezza energetica dell’Europa e accelerandone l’indipendenza da carbone fossile, petrolio e gas naturale.
Oggi il biometano viene prodotto per fini commerciali in piccole quantità attraverso la purificazione del biogas. Tuttavia, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell’UE in modo economicamente competitivo in termini di costi e diversificare il nostro mix energetico, in particolare nei settori consumatori di gas, è necessario sviluppare e dimostrare tecnologie avanzate per produrre il biometano in modo efficiente. È qui che la ricerca e l’innovazione sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale per rendere l’approvvigionamento di gas più pulito, sicuro, affidabile e competitivo.
Orizzonte 2020 e Orizzonte Europa, i programmi quadro per la ricerca e l’innovazione dell’UE, hanno fornito un sostegno costante a tecnologie per il biometano inedite, sostenibili e circolari e alla loro diffusione sul mercato attraverso i fondi pubblici dell’Unione.