Da quanto è emerso dall’indagine condotta da Sendcloud, piattaforma di spedizioni e-commerce, circa i comportamenti dei consumatori italiani nei confronti dello shopping online, solo un terzo degli italiani (29%) si sente in colpa per l’ambiente quando fa acquisti in rete, ma più della metà dei consumatori ritiene che la consegna dei pacchi rappresenti un problema per l’ambiente (55%). Secondo il 35% degli intervistati, però, spetta al rivenditore pagare per una spedizione sostenibile.
La consegna green, quindi, sembra non essere ancora una priorità assoluta tra i compratori digitali italiani, ma parte di loro si mostra comunque disposto a scendere a qualche compromesso per garantire un futuro più sostenibile: attraverso le loro abitudini di acquisto, infatti, i consumatori stanno favorendo l’applicazione di sistemi di logistica sostenibile tra le aziende e incentivando il passaggio alla consegna “green”.
Secondo i dati dell’indagine, per ridurre l’impatto ambientale dello shopping online il 77,2% degli italiani è disposto ad aspettare più a lungo per ricevere un pacco, mentre un altro 70% degli intervistati si mostra favorevole a ritirare il proprio pacco in un punto di raccolta o in un locker come alternativa sostenibile alla consegna a domicilio.
Il 73,5% degli italiani, inoltre, afferma di essere disposto a valutare altre soluzioni di consegna, oltre a quella a domicilio, a patto che i rivenditori condividano maggiori informazioni sulle emissioni delle proprie spedizioni.
La consegna “verde” risulta di fondamentale importanza per il processo di “decarbonizzazione” dei trasporti anche nell’ambito degli obiettivi stilati all’interno dell’Accordo di Parigi riguardanti la riduzione di emissione di gas serra.
Per perseguire gli interessi del pianeta, il 71,6% degli intervistati crede per questo che il governo debba obbligare le aziende a investire nella consegna sostenibile, mentre il 75,5% ritiene che i rivenditori che vogliono essere sostenibili debbano rendere le emissioni delle proprie opzioni di consegna più trasparenti.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma le consegne con veicoli e biciclette elettriche sono già attive in diversi paesi dell’UE e la tecnologia che garantisce ai consumatori i tempi esatti di consegna e offre opzioni più flessibili è sempre più comune.
Comunicando chiaramente l’impatto ambientale delle opzioni di consegna alla cassa, i rivenditori potrebbero senza dubbio incentivare i consumatori a scegliere un’opzione più sostenibile rispetto alla consegna veloce e gratuita.